martedì 12 marzo 2019

Recensione "Il legame del drago" di Thea Harrison

Salve lettori! Oggi faremo una recensione in due siccome è troppo tempo che non diamo il nostro parere su qualcosa. La qui presente Diaspro e la formidabile Pietra di Luna! Abbiamo deciso di intraprendere questa lettura perché sembrava un fantasy molto spesso e parecchie persone ne parlavano bene. Per non parlare della copertina, la quale ci ha conquistate perché è molto curata e ben fatta! Dobbiamo dire, però, che ne siamo rimaste un po' deluse.


Titolo: Il legame del drago

Titolo originale: Dragon Bound

Serie: Elder Races

Volume: 
Primo

Autore: Thea Harrison

Genere: Fantasy

Sottogenere: Erotico, Romance

Anno: 2011


Sinossi: Mezza umana e mezza wyr, l’antica e potentissima razza dei draghi, Pia ha sempre cercato di nascondere a tutti le sue origini. Ma un giorno il suo ex fidanzato scopre la sua capacità innata di aprire qualsiasi serratura e la costringe a commettere un furto. Non si tratta di un furto qualsiasi: le chiede di derubare un drago multimiliardario. Pia riesce nella sua missione e ruba un penny dai suoi tesori, senza sapere che da quel momento in poi il suo sangue wyr tornerà a reclamare la sua parte. Prima ancora però, sarà il derubato a reclamare indietro la sua moneta, insieme alla ladra che ha osato sottrargliela. Lui è Dragos Cuelebre, nato insieme al sistema solare, predatore tra i predatori, il più temuto dei wyr. Ma quando riuscirà a catturare Pia, scoprirà segreti ed emozioni nuove, che lo uniranno a lei irreparabilmente, come una forza ancestrale. Insieme affronteranno la minaccia dei fae oscuri e le difficoltà della trasformazione che sta avvenendo in Pia, che ora è pronta ad accettare la sua natura wyr. Un’esplosiva miscela di magia e romanticismo tra le fortezze dell’Altra Terra e i grattacieli di New York, un mondo popolato di creature maestose e affascinanti, in cui sarà un piacere perdersi.

Voto
Recensione


Il legame del drago è il primo di una lunga serie di romanzi appartenenti all’autrice Thea Harrison. Ispirate da una trama molto particolare, abbiamo girato in lungo e in largo per recuperare la versione cartacea e poterci buttare a capofitto in questa storia all’apparenza avvincente. Eravamo molto emozionate all’idea di poter visitare con la fantasia un mondo uguale ma diverso, fatto di creature eccezionali; insomma, abbiamo potuto ammirare un essere millenario, antico quanto la terra stessa, così potente da riuscire a far tremare e a scuotere una città intera con un suo solo ruggito, e una ragazza forte e tenace, dotata di straordinarie capacità, colei che nasconde dentro di sé quel qualcosa di veramente raro e unico da portarla a essere addirittura bersaglio di nemici sconosciuti, astuti e insidiosi. E che dire delle Antiche Razze? Una meraviglia! I Wyr, gli Elfi, i Goblin, i Fae, le Streghe e tutte le altre creature hanno suscitato in noi uno spiccato interesse, ed era proprio su questo punto che avremmo voluto soffermarci, sapere di più… capire come le varie razze si sono sviluppate negli anni fino ad arrivare in un altro tempo, in una New York moderna, coronata da uno sfondo dark, occulto e misterioso, pregno di magie antiche e pericolose.

Le prime pagine del libro ci introducono in un mondo straordinariamente reale, così tanto che a ripensarci, ci sembra quasi di poter sentire strombazzare i clacson della caotica e trafficata NY. Sullo sfondo appare una ragazza, ormai donna possiamo dire, sulla soglia dei venticinque anni che, dopo aver creduto fermamente nella relazione col suo ex ragazzo, è stata tradita e sfruttata soltanto per il suo dono. Pia, capace di aprire ogni serratura, ha accettato infatti controvoglia di tuffarsi nella “tana” del ricco Cuelebre per sottrargli qualcosa e, per ovviare, ha tentato di scegliere un oggetto di poco conto: un misero Penny, nella speranza che Dragos non le avrebbe dato la caccia per quello. Eppure, nulla va secondo i suoi piani e presto ne dovrà pagare le conseguenze. In un tempo moderno, in una delle città più sviluppate del mondo, vediamo lo svolgersi di eventi straordinari e di certo non di semplice ordine quotidiano; sembra un po’ come se ci fosse stata una potente distinzione e che gli umani si siano ritrovati a vivere a stretto contatto con esseri magici di ogni specie, i quali devono sottostare a regole rigide e severe.

Abbiamo avuto opinioni contrastanti per quanto riguarda questo libro, ma più che altro siamo rimaste deluse perché ci aspettavamo qualcosa di diverso. L’abbiamo acquistato alla ricerca di un buon urban fantasy, molte persone ne parlavano bene, quindi abbiamo iniziato la lettura convinte e affamate di fantasy. Un urban sui draghi non è qualcosa di visto e rivisto, anzi, inizialmente sembrava proprio di essere state catapultate finalmente in qualcosa di diverso che potesse farci rimanere esterrefatte, pertanto avevamo buone aspettative.
L’originalità non ci ha deluse, questo è vero, ma è stato tutto il resto a farlo, a partire dal contenuto. Volevamo un urban fantasy, e invece abbiamo trovato un Paranormal Romance sulla scia di un romanzo erotico! Il contesto è un po’ diverso dagli altri del suo genere, è vero, ma ciò non toglie che l’elemento principale della storia sembra essere per la maggior parte delle pagine l’erotismo e non il fantasy!
Inutile dire che siamo rimaste alquanto deluse da tutto ciò. Non che non ci piacciano libri di quel genere, ma quando cerchiamo un fantasy vorremmo almeno che la parte fantastica, su cui poi dovrebbe essere incentrato il libro, sia una porzione importante della storia e dovrebbe quantomeno essere sviluppata per non lasciare dubbi e domande di cui poi non si hanno risposte, e non solo uno sfondo. 
È proprio per questo che ci è piaciuto uno dei punti iniziali, dove i protagonisti vengono rapiti dai Goblin e l’azione si fa sentire per alcuni capitoli, e questa forse è la scena che ci ha colpite più di tutte, quella in cui abbiamo iniziato davvero a temere per le sorti dei due, ma poi subito scema tutto per lasciare spazio al sesso. Sempre e solo sesso, che inizia dopo che riescono a fuggire e finisce... beh, non finisce mai. A un certo punto si arriva a sperare in un finale che presenti come minimo un po’ di azione tipica del genere, e invece l’unico pezzo che poteva essere interessante (ovvero il combattimento finale) viene tagliato perché la protagonista sviene. Tutto ciò che avviene dopo, negli ultimi due capitoli, è solo una montagna di scene poco utili che potevano benissimo essere sorvolate.
Quando siamo arrivate quasi alla fine del libro ci siamo dette: “Ecco, ci siamo! Ora ci sarà uno scontro epico tra Elfi oscuri, draghi e altri esseri magici”, e invece quello che abbiamo avuto è stato un colossale buco nell’acqua. L’azione inizia e finisce prima di potersene rendere conto… è come se l’autrice, nella fretta di concludere il libro, avesse dimenticato di donare quel mega colpo di scena in cui la suspense e la paura che possa finire male e che qualcuno possa rimanerci secco ti fa schizzare il cervello fuori dalla scatola cranica. L’unico punto miseramente emozionante è quello in cui arriva Cuelebre, ma poi tutto si dissolve in una nuvola di fumo e vissero tutti felici e contenti. Forse non sono queste le scene su cui l’autrice ha puntato per catturare l’interesse, ma sono quelle che amiamo di più, come quella in cui Pia scopre il suo lato Wyr.

Tuttavia c’è da dire che il romanzo è comunque di un certo livello. Si fa uso della terza persona singolare, cambiando frequentemente punto di vista e ciò coinvolge spesso i due protagonisti principali. L’autrice non ha saputo gestire bene i fatti, ma i personaggi sì. Sono tutti interessanti, a cominciare dalla protagonista, Pia Giovanni, che è leggermente diversa da molte altre che siamo abituate a vedere: sfacciata, coraggiosa e dotata di grande sarcasmo, pur essendo “speciale”, come capita in quasi ogni libro, lei non se ne vanta in alcun modo, non si fa mettere i piedi in testa facilmente e dimostra sempre quanto vale senza avere bisogno dell’aiuto di nessuno. È per questo che Dragos si innamora di lei, in modo non troppo scontato, dato che il loro rapporto rimane su un certo livello abbastanza originale. Quello che ci è piaciuto di più è proprio la relazione che si è venuta a creare tra i due, o meglio, è interessante e non banale il comportamento di Pia nei confronti di Dragos. Dall'altra parte abbiamo lui, sempre possessivo e ostinato, abituato ad avere tutto ciò che vuole come se gli fosse già dovuto che, dopo aver conosciuto Pia, si ritrova in continua lotta con se stesso, incerto su ciò che prova realmente e sorpreso da queste nuove emozioni che lo pervadono. Lei, invece, contrastante, cerca di deviare le sue cattive manie di protagonismo, lo rimprovera e cerca in tutti i modi di non dargliela vinta, capisce di amarlo dopo un bel po’, anche lei sopraffatta dall’indecisione, non capisce se ciò che Dragos prova sia la stessa cosa che sente lei oppure soltanto una “rivendicazione”, poiché non fa che ripeterle che è di sua proprietà.
La ciliegina che però rovina la torta è proprio Dragos, il protagonista maschile: palestrato, bellissimo (anche se qui ci troviamo a dissentire, ma è questione di gusti), fortissimo, ricchissimo, perfettissimo e tutti gli altri superlativi che ci possono venire in mente. Così tanto perfetto che non rende davvero l’idea nell’immaginario consentito dalla nostra mente umana, come se non avesse debolezze e non potesse essere scalfito, anche se vediamo un mutamento nel corso della relazione con Pia che lo porta a essere un tantino più “umano”. Una delle cose che va a favore di Cuelebre, invece, è il fatto che non sia stato reso “il solo maschio Alpha”, non ci sono donne che in continuazione cadono ai suoi piedi, almeno non nelle scene descritte; forse, in un passato che noi non sappiamo, lo è stato, ma in questo contesto Dragos divide la scena con altri uomini di altrettanta prestanza fisica e magica.

Non ci sentiamo di sconsigliare del tutto questo libro, poiché ha davvero delle potenzialità: la narrazione è fluida, le scene sono ben descritte e i dialoghi non sono quasi mai scontati. Di certo è un libro che piacerà a moltissime appassionate del Paranormal Romance che già amano le saghe della Showalter, della Ward, della Kenyon, della Cole, della Harris e di molte altre autrici del medesimo genere. Se solo avesse avuto maggiore sviluppo sul piano fantasy, sarebbe stato davvero il massimo ma, chissà, forse il secondo libro avrebbe potuto il nostro interesse e le nostre aspettative verso questo genere, se solo il primo ci avesse spinte a proseguire.


Pro:

Wyr, personaggi, narrazione, dialoghi, descrizioni, tematiche.

Contro:

Contro: Finale affrettato, poca azione, troppo erotismo.

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