domenica 11 giugno 2017

Recensione "Una Moneta Per I Tuoi Pensieri" di Enedhil e Gabrielle


Un saluto a tutti i nostri appassionati lettori dalla vostra Diaspro! Sto recuperando con i fantasy, quest'oggi infatti trattiamo di un racconto di quel genere, seppur breve (troppo per i miei gusti, ma in senso buono)!

Titolo: Una Moneta Per I Tuoi Pensieri

Titolo originale: Una Moneta Per I Tuoi Pensieri

Serie: -

Autore: Enedhil e Gabrielle

Genere: Fantasy

Sottogenere: Romantico, M/M, Racconti Brevi, LGBT

Anno: 2017

Sinossi: Idalion, il Capitano degli Elfi di Mithren, è uno spirito libero che si diverte a sedurre i giovani mortali fino a far loro abbassare ogni difesa. Una notte di passione è tutto ciò che dona agli amanti che sceglie e nessuno, per migliaia di anni, lo ha mai fatto dubitare di ciò che è diventato per sfuggire a un doloroso passato.Quando la neve inizia a cadere, però, il suo essere risente del mutamento della Natura e l'indole insolente e provocatoria che gli appartiene lascia il posto a una vulnerabilità che di solito tenta di non mostrare.Ma nascondersi diventa impossibile quando l'uomo che è entrato inaspettatamente nella sua lunga vita si inventa un singolare pretesto per riuscire a rivederlo. Valadier ha dalla sua parte l'arroganza della giovinezza e i modi selvaggi del popolo degli Uomini. È un Cavaliere che tenta di lasciare indietro le sue vere origini per svagarsi nel regno degli Elfi, fino a quando gli sarà possibile, e l'ultima cosa che vuole è perdere dei momenti preziosi con la creatura che ha catturato la sua attenzione da quando ha messo piede in quei confini.Non è difficile, per lui, trovare il modo di far avvicinare ancora l'elfo che ha già sedotto in passato, perché l'attrazione che li ha fatti conoscere non può essere controllata.Questa volta basterà una moneta per frantumare i muri che Idalion ha innalzato attorno a sé? Oppure saranno i riflessi che l'uomo è sempre riuscito a scorgere oltre lo sguardo del Capitano ad annullare qualsiasi distanza?

Voto
Pro:

Ho trovato il romanzo davvero molto bello ed emozionante. Solitamente non mi affeziono a storie brevi, non mi lasciano niente e per questo evito di leggerle, tuttavia a questa ho voluto dare fiducia e non mi sono pentita. Non lascia quel vuoto caratteristico che mi spinge lontano dai brevi racconti, anzi dà un senso di completezza che si riesce a provare alla fine, a mio avviso perfetta.

Immergermi in questo racconto è stato così facile che quasi potevo sentire il freddo della neve, il calore di due corpi vicini, e le sensazioni che i personaggi provavano. Il mistero di saperne di più aleggiava in ogni pagina, spingendomi a divorare parola dopo parola fino ad arrivare alla fine, che mi ha lasciata piacevolmente colpita. Non c'è traccia di volgarità in questo racconto, sebbene di scene esplicite ce ne siano.

I personaggi sono ben raccontati e caratterizzati. Ognuno ha il suo carattere, con pregi e difetti che le autrici non stentano a nascondere, anzi ce li espongono bene per darci un quadro preciso della loro persona. Probabilmente è proprio questo che ci fa affezionare così tanto a loro e alla loro storia in poche righe!


Contro:

Ho scritto prima i pro questa volta perché non è che ci siano molti contro. Una mancanza che ho sentito nel romanzo in sé è il fatto di non essere riuscita bene a collegare questa breve storia con l'universo al quale appartiene. Mi spiego meglio: alla fine del racconto ci è rivelato dalle autrici il collegamento tra questo e un altro (o altri) libri ancora inediti, ma facendo una ricerca su internet, seppur sia stata breve, non sono riuscita a ricostruire la saga come avrei voluto. Questo però non è un contro del romanzo, solo una mia curiosità nel caso le autrici leggano mai le mie umili righe scritte per loro.

Ma ora passiamo alle cose "serie". Il vero contro di questo romanzo, se così si può chiamare, è il fatto che leggendo sono stata assalita da una tonnellata di D eufoniche che spesso stonavano e mi rallentavano il racconto. La D eufonica è quella consonante che va inserita a discrezione dell'autore tra due consonanti che altrimenti suonerebbero male (es: "a andare -> ad andare"). In questo racconto c'è un abuso di eufoniche che spesso non dovrebbero andare, non per regola grammaticale ma per una questione di suoni. 


A parte questo, non ho altro da ridire su questo romanzo che mi ha immersa tra le sue righe! Do felicemente 4,5/5!

2 commenti:

  1. Un grazie immenso a Diaspro per questa bellissima recensione, anche da parte dell'elfo e del mortale, immensamente felici di essere riusciti a farti affezionare a loro ^_^
    Le D eufoniche ci sfuggono fin troppo facilmente per abitudine >_< ma io e Gabrielle ci stiamo lavorando, quindi speriamo di migliorare nel romanzo :P e siamo pronte a punire entrambi i personaggi in caso se ne facessero sfuggire troppe (oltre a noi stesse ^o^ )
    Riguardo alla serie vera e propria, Anthes, immagino che sia difficile, per il momento, arrivare a ciò che uscito finora. Oltre questo racconto ne abbiamo pubblicati altri due brevi ma sono in antologie, sempre gratuite:
    - Non Credevo Fosse Un... [Antologia "Seduzione da uomo a uomo"]
    - L'ultimo sopravvissuto [Antologia "MM Selection"]
    Racconti un po' più ironici e leggeri che mostrano anche altri lati dei nostri due protagonisti :P
    La serie vera e propria vedrà la luce a giugno 2018 col primo romanzo "Il Mercante di Profumi" [abbiamo dovuto fare delle modifiche al titolo, rispetto a quanto scritto nel racconto, perché la storia è stata suddivisa in maniera diversa.]
    Grazie ancora per il tempo che ci hai dedicato e allo spazio!
    P.S: Sia io che Gabrielle amiamo tanto pietre e cristalli e trovo bellissimo che vi siate date questi nomi *___*

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    Risposte
    1. Ciao ragazze, siamo felicissime della vostra risposta, non ce l'aspettavamo, specialmente dopo il periodo di inattività estivo :D Ci ha fatto davvero piacere che vi siate prese il disturbo di informarmi su questa mia curiosità personale, andrò certamente a curiosare e attenderò l'uscita della serie nel 2018.
      Ancora complimenti, un saluto a entrambe, Diaspro!

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