Il fatto mi ha lasciato non poco sorpresa – chi ha letto o leggerà il libro mi capirà – ma nello stendere la recensione non mi sono fatta influenzare da ciò che è al di fuori della lettura stessa. Quindi procediamo.
Volume: -
Autore: Alessio Moa
Genere: Urban fantasy
Sottogenere: Young adult, Romance, Mistero
Anno: 2017
Descrizione: Alessio ha tutto per essere felice. Prima di tutto la scuola è finita, finalmente, e lui ha brillantemente superato l'esame di terza media; poi i suoi hanno promesso di comperargli uno scooter per i suoi quattordici anni che compie proprio in questo mese... E l'estate è già nell'aria, con le sue lusinghe, coi sogni da realizzare a ogni costo.
Contro:
Recensione
Voto
Questa è una delle recensioni più difficili che mi sono ritrovata a fare ultimamente. Non è che non abbia apprezzato Un’estate interrotta, ma allo stesso tempo manca di quella scintilla che la faccia apparire una storia vincente, quel qualcosa di più che la farebbe stare al pari di altri urban fantasy. Forse è anche un po' questo il problema, il fatto di essere un fantasy che non ha abbastanza elementi fantasy. Allo stesso tempo, c'è anche da dire che la storia in sé è molto breve e che non ha un finale degno di questo nome; troppo aperto, considerato che stiamo parlando di un autoconclusivo, e che perciò non avrà mai un seguito che chiarisca certi fatti. La spiegazione finale dell'autore chiarisce qualche dubbio del lettore, è vero, ma c'è da dire che questo non può considerarsi completo se la completezza non sta nel suo stesso scritto.
Ammetto che mi sono venuti i brividi quando ho scoperto alla fine che è tutto accaduto realmente, ma nello stendere la recensione ho deciso di tenere al di fuori il fascino che ho provato per questo fatto, per il semplice motivo che ciò non fa parte del romanzo in sé: ho letto una storia dal suo inizio alla sua fine, ed è su questa che si basa la mia opinione.
Un altro motivo per cui è arduo ammettere che no, non sono stata presa da queste pagine, è lo stile dell’autore: fresco, rapido ma approfondito, mostra sempre i più piccoli e affascinanti dettagli e gioca con la fantasia del lettore piegando le parole al proprio volere. E questo è stato ciò che più di questo breve romanzo mi è piaciuto. È infatti un peccato dover dare solo due stelle e mezzo, di cui una guadagnata grazie allo stile. Se ne vedono molti di romanzi coinvolgenti ma dalla scrittura acerba, tuttavia non accade spesso il contrario, è un caso singolare.
Capisco il pensiero dell’autore di non voler cambiare una sola virgola di quello che è accaduto, ma il racconto così è un po’ rapido e inconsistente, i personaggi molto vaghi, specialmente quello di Ekaterina, che pur avendo una costruzione molto interessante appare scostante, enigmatica. Ci sta che un personaggio lo sia, ma se poi viene spiegato il motivo di un suo determinato comportamento; e qui di spiegazioni ne abbiamo ben poche, quindi rimane tutto in uno spiacevole senso di sospensione.
Mi fa comunque piacere che l'autore sia riuscito ad analizzare, per quanto possibile, l’accaduto e metterlo per iscritto. Non è cosa da tutti.
Comunque non mi sento di condannare questo scritto. Per chi, al contrario di me, non rincorre in un romanzo il lento procedere di qualcosa che sboccia con calma, per chi riesce ad affrontare letture rapide, lo consiglio. Le tematiche sono molto belle e commoventi, considerando che la perdita di un genitore viene trattata molto bene, e l’esoterismo è palpabile e fa vivere uno specifico momento emozionante.
Voto
sviluppo sin troppo approssimativo di trama e personaggi; finale sospeso;
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