sabato 23 gennaio 2021

Recensione "Lost Boy" di Christina Henry

Recensione a cura di Koaluch.
Avevo alte aspettative per questo libro. Forse troppo. Mi sono lasciata incantare dalla copertina e dal piccolo estratto che c'è dietro, o magari dal fatto che amo Peter Pan. Però, pur essendomi piaciuta l'idea, è stato per me pesante. Andiamo a scoprire il perché.

Titolo:
 
Lost Boy

Titolo originale: Lost Boy

Serie: -

Volume: -

Autore: Christina Henry

Genere: Fantasy

Sottogenere: Horror, Retelling

Anno: 2017

Descrizione: There is one version of my story that everyone knows. And then there is the truth. This is how it happened. How I went from being Peter Pan’s first—and favorite—lost boy to his greatest enemy.

Peter brought me to his island because there were no rules and no grownups to make us mind. He brought boys from the Other Place to join in the fun, but Peter's idea of fun is sharper than a pirate’s sword. Because it’s never been all fun and games on the island. Our neighbors are pirates and monsters. Our toys are knife and stick and rock—the kinds of playthings that bite.

Peter promised we would all be young and happy forever.

Recensione

La prima cosa che ho pensato quando ho finito questo libro è stato “finalmente”. Non avrei voluto forzarmi a leggere anche se non mi andava, ma avevo alte aspettative per questo romanzo, e continuavo ad aspettare che arrivasse il momento giusto, che diventasse avvincente. Cosa che non è mai successa, se non appena un po’ nei capitoli finali.

Il problema principale è che non scorre. Per niente. Le prime 200 pagine avrebbero potuto essere riassunte in una cinquantina, mentre l’intero romanzo avrebbe potuto averne massimo 200, contando anche varie aggiunte secondo me necessarie, la cui mancanza ha finito per rendere poco coinvolgente la parte finale, su cui evidentemente l’autrice ha puntato tutto.

Jamie, il protagonista, è un bel personaggio, ben caratterizzato e con cui è facile entrare in sintonia, nonché il motivo per cui sono riuscita ad andare avanti. Il problema sta negli altri . La storia non ti fa affezionare a Peter, cosa che al momento della frattura tra i due non fa provare quel senso di tradimento o quell’atroce tristezza. Era qualcosa da aspettarsi e basta, e lo si registra come un dato di fatto, mentre invece l’intera storia dovrebbe girare intorno a questo.

E poi abbiamo Sal. Colei che stravolge l’intera storia, che sotto il potere dell’autrice prende in mano Jamie e lo manovra come un burattino. Doveva essere evidentemente un tassello importante per la svolta, ma il suo rapporto con Jamie, e specialmente lei stessa, non è stato esplorato e approfondito a tal punto da giustificare il fatto che arriva lei e tutto è subito pronto a cambiare. Forse doveva apparire in modo diverso, ma Sally è a tutti gli effetti un personaggio scontato e bidimensionale, una ragazzina insopportabile che si mostra forte e per la quale cadono – inspiegabilmente – tutti ai suoi piedi. In sostanza, ha più potere di quello che il suo personaggio le concede, e questo potere viene dato dall’autrice, rendendola poco più che una pedina.

A parte questo, i problemi c’erano anche prima che arrivasse lei. Ci sono delle forzature. Ad esempio, ho trovato un po’ forzato quando Jamie dice a Peter che bruciare l’accampamento dei pirati è stato crudele perché è un colpo basso, e poi lui ha organizzato tutta la storia di dar loro la colpa del Many-Eyed ucciso, cosa che li avrebbe fatti finire cibo per ragni di sicuro.

Di forzature ce ne sono molte altre (tra cui come ho detto prima l'infatuazione improvvisa verso la ragazzina) ma sono state meno incisive.

Tra tutto ho apprezzato il finale, perché è la parte che perlomeno mi ha dato qualche emozione, e anche perché qui – e solo qui – spunta fuori il genere horror. Ma per come è impostato il tutto non posso dare più di due stelle.

Il punto è che la storia sarebbe anche stata bella se fosse stata un racconto. Non era semplicemente tagliata per diventare un romanzo, secondo me.


Voto
Pro:
Il finale; la copertina è strabella, ammettiamolo.

Contro:
Lentezza della narrazione; caratterizzazione personaggi secondari; rapporti che intercorrono tra i personaggi; molti passaggi chiave sono forzati; Sally, che dovrebbe essere un personaggio molto importante, è scontatissima.




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